Il nuovo decreto fiscale cambia le regole del bollo auto, conferendo più potere alle regioni: nuove disposizioni anche per i veicoli in fermo amministrativo.
A partire dal 1° gennaio 2026, secondo quanto disposto dal diciassettesimo decreto attuativo della riforma fiscale, sarà introdotto un nuovo sistema relativo al bollo auto, che – introdurrà una serie di novità e nuove regole, che annunciano un maggiore coinvolgimento delle Regioni in relazione alla riscossione del tributo. Scopriamo tutti i cambiamenti in arrivo, che riguarderanno anche le vetture sottoposte a fermo amministrativo.
Bollo auto, un grande cambiamento in arrivo: le nuove regole
Tra le novità più importanti de nuovo decreto fiscale, c’è sicuramente l’eliminazione definitiva della possibilità di rateizzare il pagamento del bollo.
Dal 2026, infatti, i proprietari dei veicoli dovranno versare l’intero importo dovuto in un’unica soluzione annuale.

Stabilita, inoltre, anche una nuova modalità di calcolo della scadenza del bollo. Per i veicoli immatricolati a partire dal 2026, infatti, la data di pagamento sarà determinata sulla base della prima immatricolazione.
Per i veicoli già in circolazione, tuttavia, le regole attuali resteranno in vigore fino a nuova indicazione.
Le Regioni gestiranno il tributo: le novità per le auto con fermo amministrativo
Inoltre, in base al nuovo decreto, sarà effettuata una redistribuzione delle risorse derivanti dalla tassa automobilistica. Il gettito del bollo sarà, infatti, assegnato interamente alla regione di residenza del contribuente, consentendo agli enti una gestione più diretta e autonoma dei fondi, le quali, infine, potranno definire eventuali riduzioni, esenzioni e agevolazioni, in base alle esigenze del territorio.
La riforma presenta anche un’importante novità per quanto riguarda i veicoli sottoposti a fermo amministrativo.
Fino ad oggi, infatti, l’obbligo di versare il bollo auto era previsto soltanto per i veicoli in fermo fiscale, mentre quelli bloccati per motivi legati al Codice della Strada potevano beneficiare di una sospensione del tributo. Dal 2026, questa distinzione sarà eliminata e per le automobili, sottoposte a fermo amministrativo, bisognerà pagare il bollo.